Clicca sul termine per espandere la descrizione

FASCISMO

Il Fascismo è stato un movimento politico italiano fondato nel 1919 da Benito Mussolini.

Nel 1921 il Fascismo è diventato un partito politico per poi trasformarsi, pochi anni dopo, in un vero e proprio regime a partito unico dittatoriale che governò l’Italia fino al 1943.

Il nome Fascismo deriva dai Fasci di azione rivoluzionaria, un movimento di combattimento che si era formato già nel 1914 che esaltava la violenza e l’ordine militare, diffuso soprattutto nelle campagne venete, lombarde e in Toscana.

La caratteristica di questi gruppi era di muoversi in squadre armate che attaccavano principalmente le classi lavoratrici più povere per prendere il controllo economico e politico del territorio.

Il Fascismo, uno dei capitoli più tristi della storia italiana, durò fino al 25 luglio del 1943.

Con l’inizio della Prima Guerra Mondiale (terminata nel 1918), l’Italia aveva visto nascere delle nuove correnti politiche estreme legate soprattutto al nazionalismo, un’ideologia che esalta il concetto della forza della propria nazione a discapito delle altre.

La guerra aveva lasciato l’Italia in condizioni economiche, politiche e sociali molto critiche. Questa situazione di scontento generale creò una totale confusione nella mente della gente che preferì mettere la propria vita nelle mani di un feroce dittatore, e non fu in grado di riconoscere la differenza tra il bene e il male.

Negli stessi anni, anche in Germania si sviluppò un movimento dalle caratteristiche molto simili, il nazismo, ispirandosi proprio al fascismo.

PENSIERO UNICO

Ogni persona ha un suo modo di pensare, che è sempre diverso dagli altri: questa è la grande ricchezza della diversità, che arricchisce. Viceversa, quando tutte le persone pensano sempre e solo le stesse cose, il mondo diventa piatto e poco interessante. E’ proprio il fatto di essere diversi nel modo di apparire, di essere e di pensare che rende bella la vita.

Purtroppo, capita spesso che ci siano uomini politici molto interessati a vendere le loro idee, o persone molto interessate a vendere i loro prodotti.

Per farlo, spesso usano proprio il pensiero unico, ovvero con i loro potenti sistemi fanno in modo che tutte le persone ragionino nella stessa identica maniera, senza differenze. Come se ci fossero tanti robot comandati a distanza. Senza chiedersi troppo se una cosa è giusta o meno,

Questo unico modo di pensare viene poi sfruttato da chi ha il potere, per avere ancora più potere o per arricchirsi.

IDEOLOGIA FASCISTA

Alla base del Fascismo vi era l’ideologia del nazionalismo, secondo la quale l’Italia doveva dimostrare agli altri paesi la propria forza e il proprio valore, attraverso una politica di conquiste e invasioni.

Il nome del movimento si riferisce, infatti, ai primi gruppi di combattimento fondati da Mussolini ma si ispira anche all’epoca romana, ai fasci littori.

Quest’arma non era altro che un fascio di bastoni di legno legati con strisce di cuoio che portavano i guardiani delle alte cariche romane.

Il legame fra il Fascismo e il mito della grandezza di Roma è molto forte, perché si ispirava con ammirazione alla potenza del passato impero per creare un modello politico simile.

Lo stato doveva avere un ruolo centrale nel controllo dell’economia del paese e nella conquista degli altri paesi per diffondere la civiltà nelle popolazioni straniere, come un tempo fece l’impero romano.

Altri concetti fondamentali erano legati al controllo assoluto della vita della popolazione, al potere politico dato a una singola persona che governa (dittatore), all’importanza della forza fisica che attraverso lo sport e l’addestramento militare rappresentava la potenza nazionale.

E’ interessante sapere qualcosa anche sul simbolo del Fascismo e del Nazismo: la svastica.

La svastica è un antico simbolo religioso asiatico che nel corso del tempo ha assunto diversi significati. Ha origine antichissime, possiamo trovarlo già nella preistoria durante il periodo Neolitico e nelle religioni dell’India e della Cina con il significato di fortuna, benessere, successo e prosperità.

Durante il nazismo, la svastica purtroppo fu usata come simbolo del partito nazista e inserita poi anche nella bandiera, rappresentando l’essenza dell’ideologia nazista. Da quel momento ha smesso di essere un semplice simbolo che rappresentava i valori positivi iniziali, diventando l’opposto, ovvero un simbolo di sofferenza, violenza, vergogna e ricordo di un periodo della storia molto triste che non va dimenticato, perché non si ripresenti più.

Lo stesso simbolo fu usato dal Fascismo.

TOTALITARISMO

Il totalitarismo è un tipo di regime politico nato in alcuni stati dopo la Prima Guerra Mondiale.

In Italia e in Germania, il Fascismo e il Nazismo erano governi di questo tipo, caratterizzati da una forte ideologia di base che rendeva uguale il pensiero e le convinzioni dell’intero popolo per avere il controllo totale su ogni aspetto della società.

Il potere del regime era nelle mani di un’unica persona o partito politico, il quale voleva imporre la sua visione a costo di cambiare con la violenza il modo di pensare e di vivere dei cittadini.

Il termine totalitarismo rimanda al concetto di totalità, quindi uno stato totalitario è sempre presente in ogni aspetto fino a influenzare la vita privata delle persone per farle identificare nello stato stesso e viceversa, quindi una presenza totale e perenne.

PARTIGIANI

Il partigiano è un combattente indipendente che non fa parte di un esercito tradizionale ma di un movimento che si organizza per combattere un’occupazione militare in difesa del proprio territorio e della propria dignità.

Nel corso della storia, in più occasioni ci sono stati interventi dei partigiani ma di solito, in Italia, quando si usa questo termine, si fa riferimento alle persone che, durante la Seconda Guerra Mondiale, si sono ribellate al al Fascismo, combattendo nel movimento della Resistenza italiana.

La Resistenza è stata un fenomeno che si è diffuso in tutta Europa grazie ai partigiani. I suoi valori si fondavano sui principi di libertà, di democrazia e di antifascismo, principi che poi, nel 1946, avrebbero formato la Repubblica Italiana e che ritroviamo ancora oggi alla base della nostra Costituzione.